Il viscoelastico è uno dei materiali più apprezzati nel mondo dei prodotti per il riposo. E non per caso merita questo riconoscimento.
Ma sai davvero cos’è il materiale viscoelastico? Riesci a riconoscerne le diverse qualità? Quali vantaggi e svantaggi ha? In questo articolo spieghiamo tutto ciò che devi sapere su questo materiale e cosa dovresti tenere in considerazione quando scegli il tuo materasso in memory foam.
Indice dei contenuti
Cos’è il viscoelastico?
Il viscoelastico è un materiale sintetico costituito da una schiuma poliuretanica che possiede contemporaneamente proprietà viscose ed elastiche che gli conferiscono caratteristiche particolari. Da un lato, ha la capacità di distribuire uniformemente peso e pressione sulla sua superficie, assorbendo gli urti; dall’altro rappresenta un ottimo materiale per rapporto qualità-prezzo, in continua evoluzione e capace di ridurre, con i diversi studi, i suoi difetti.
È invece termoadattabile, cioè modifica la sua elasticità al contatto con il calore corporeo, motivo per cui è in grado di adattarsi perfettamente. Ma, perdendo quel contatto, si raffredda e torna rapidamente alla sua forma originale.
Ha iniziato ad essere utilizzato nell’industria dei materassi per la casa negli anni ’90, ma è stato inventato dalla NASA negli anni ’60. È stato sviluppato per attutire l’impatto e ridurre al minimo la pressione subita dai corpi degli astronauti durante il decollo e l’atterraggio del veicolo spaziale. E il suo utilizzo è stato poi esteso al campo sanitario, per favorire il riposo delle persone disabili o costrette a letto.
Oggi è uno dei materiali più apprezzati nel settore del riposo, sia dai produttori che cercano di creare materassi di qualità, sia dagli utenti che desiderano una piacevole sensazione di accoglienza e un maggiore adattamento al corpo.
Tipi e qualità di viscoleastico
Dopo molti anni sul mercato, il viscoelastico si è evoluto, dando origine sia a diversi processi di produzione che all’incorporazione di nuovi materiali.
Attualmente si possono trovare in commercio diversi tipi di viscoelastico:
- Schiuma viscoelastica o a poro aperto. Questo processo funziona con uno stampo aperto in cui vengono versati gli ingredienti e viene aggiunto un componente chimico che funge da agente attivante, che fa moltiplicare le dimensioni della miscela. Il risultato è un viscoelastico a poro aperto che favorisce la circolazione dell’aria attraverso il suo interno, rendendolo più fresco, ma con una capacità di adattamento minore.
- Viscoelastico a poro chiuso. In questo caso si utilizza uno stampo chiuso in cui viene iniettata la miscela. Si ottiene così un visco con pori più piccoli e, quindi, più denso, in modo che offra un’adattabilità ottimale ma generi più calore.
- Viscoelastico vegetale. Di solito è chiamato così quello in cui vengono aggiunti componenti come la soia o l’aloe vera. Secondo i produttori, il vantaggio di questo tipo di visco è dato proprio dall’aggiunta di questi materiali che migliorerebbero aspetti come l’accumulo di umidità o odori, tra gli altri. Tuttavia, tieni presente che il contenuto di questi materiali nella miscela di solito non supera il 10%, quindi non è proprio un materiale vegetale in senso stresso. All’interno di questo tipo troviamo viscographen.
- Viscografo. È un tipo di visco in cui viene introdotto il grafene in fase di produzione. Il grafene migliora la conduttività termica (riducendo così l’accumulo di calore) ed è anche antibatterico e previene l’elettricità statica.
- Viscogel. In questo materiale il viscoelastico è combinato con il gel freddo. Questo polimero viene iniettato nel visco per ridurre la sensazione di calore e, allo stesso tempo, permette una migliore evacuazione dell’umidità.
Vantaggi e svantaggi del viscoelastico
Come tutti i materiali, il viscoelastico, di cui il memory foam è di fatto l’espressione migliore fino a diventarne un sinonimo, ha i suoi pro e contro.
I vantaggi del viscoelastico
Riduce la trasmissione dei movimenti, quindi è l’ideale sia per i letti matrimoniali che per le persone che dormono da sole, ma si muovono molto durante la notte, poiché non si svegliano per il cambio di posizione.
Ha una grande capacità di adattarsi alla forma del corpo, così da permettere un corretto allineamento della schiena e ridurre i punti di pressione prodotti dai fianchi e dalle spalle, indipendentemente dalla posizione che ciascuno assume durante il sonno. Grazie a questa sua prerogativa aiuta i muscoli a rilassarsi, riducendo le tensioni e favorendo una corretta circolazione sanguigna.
Gli svantaggi del viscoelastico
Può dare una certa sensazione di calore. Soprattutto se il materasso è composto da un viscoelastico di densità maggiore. Tuttavia, i produttori solitamente tengono conto di questo e lo combinano con altri materiali come l’idrogel, per mantenere la superficie fresca, oppure con un cuore di molle insacchettate, che favorisce la ventilazione del materasso.
È un materiale costoso. È vero che il viscoelastico non è un materiale economico, soprattutto se si cerca la qualità. Ciò che di solito fa aumentare il prezzo è la quantità di viscoelastico che ha (quanti strati e quanto spessi) e la densità del materiale. La schiuma viscoelastica, come altre materie prime, ha un costo che viene calcolato in base al peso.
Tuttavia, ci sono materassi con questo materiale che vengono venduti a prezzi ragionevoli, anche se bisogna tenere presente che, per beneficiare dei vantaggi e delle prerogative del viscoelastico, lo strato di memory ad alta densità non può essere inferiore ai 3 cm.
6 consigli per acquistare il miglior materasso viscoelastico
Nella scelta di un materasso viscoelastico è necessario tenere conto di questi aspetti:
Densità
La densità del memory foam si misura in Kg/m³, valore che dipende dai materiali utilizzati e dal rapporto tra polimeri e aria.
È una caratteristica che è direttamente collegata alla qualità e alla durata del materiale. Maggiore è la densità, maggiori saranno le sue proprietà e la sua longevità. È classificato in tre gradi: basso (fino a 50 kg/m³), medio (50-65 kg/m³) e alto (65-115 kg/m³). Oggi, tuttavia, è raro trovare materassi con densità reali superiori a 50 kg/m³: questo per abbattere i costi di produzione e, dopo anni di studi, riuscire ad adattare meglio il materasso alle esigenze dei consumatori.
Spessore dello strato in memory foam
Una delle domande che di solito sorgono è molto semplice: quanti centimetri di memory foam dovrebbe avere un buon materasso? La risposta dipende dalle tue esigenze.
Più spesso è lo strato, maggiore sarà l’effetto “memoria”. Ma, allo stesso tempo, il materasso risulterà più morbido e portatore di calore: chi lo utilizza, soprattutto se è un soggetto sovrappeso, potrebbe affondare al suo interno.
Inoltre, se ti muovi molto durante il sonno ed il materasso è troppo morbido, potresti avere difficoltà nello spostarti.
In compenso, però, c’è uno spessore minimo consigliato ed è di 3 cm per avvertire la sensazione dell’effetto memory che, diversamente, sarebbe impercettibile (il corpo affonderebbe, più o meno lentamente, fino ad incontrare la base rigida posta poco più in basso). Molti produttori indicano che il loro materasso è viscoelastico ma, in realtà, se presti attenzione alla sua struttura a strati, lo spessore di questo materiale è inferiore a quanto consigliato. Quindi, anche se un materasso include il visco (ed è definibile come “materasso in memory foam” con appena 1cm di memory), non significa che se ne possano godere davvero i benefici con uno strato molto sottile.
Ma non dovresti nemmeno esagerare: l’ideale è che lo strato di memory foam non superi i 5 cm di spessore, a meno che tu non stia cercando un materasso molto morbido e non sia uno che si muove poco durante il sonno. In questo caso potresti scegli un materasso con uno strato di memory foam – Viscoelastico fino a 7 o 8 cm.
Nucleo del materasso
Non ci sono materassi completamente viscoelastici perché si tratta di un materiale molto morbido nel quale affonderemmo troppo. Per questo si tratta sempre di materassi misti, che uniscono il memory foam ad un’anima di altro materiale che assicuri rigidità e fermezza.
I principali nuclei con cui si combina il viscoelastico sono:
- Molle insacchettate. Sono ideali per le persone che hanno caldo quando dormono o vivono in climi caldi.
- Schiuma. Possono essere materassi economici rispetto ad altri perché la schiuma rende la produzione meno costosa. Il risultato, se ben studiato, può essere ottimo, in alcuni casi il migliore per rapporto qualità – prezzo. Tuttavia questi materassi potrebbero traspirare meno e, in realtà, è proprio la risposta al calore il loro vero unico difetto.
- Lattice. Altamente flessibili, sono materassi molto adattabili. Forniscono una lunga durata e, inoltre, sono ipoallergenici. Tuttavia, non sono materassi molto traspiranti e il loro prezzo è generalmente elevato: salvo che non si voglia optare per un lattice sintetico e scadente, infatti, il lattice naturale costa e pesa tantissimo (un matrimoniale può pesare anche 30 kg).
Il nucleo determinerà anche con quali tipi di rete è compatibile il materasso.
Ad esempio, se si tratta di un materasso a molle insacchettate, sconsiglio di utilizzarlo su una rete a doghe perché potrebbe ridurne la vita utile.
Temperatura
Data la capacità termoadattabile del viscoelastico, è possibile avvertire una certa sensazione di calore durante il sonno. Per questo motivo esistono materassi con particelle di gel termoregolatore che aiutano a dissiparlo.
Sarà anche più fresco se il nucleo è fatto di molle insacchettate piuttosto che di schiuma o lattice. E le fodere possono aiutare se sono realizzate in tessuti traspiranti o includono coperture in tessuto a rete sui lati o sul fondo che favoriscono la ventilazione all’interno del materasso.
Con quali reti è compatibile?
Il memory foam è un materiale molto versatile ma, a seconda del suo nucleo, sarà compatibile con un diverso tipo di base:
- Se ha un’anima di molle o molle insacchettate, può essere utilizzato su una base solida come basi imbottite o tatami. Tuttavia, sconsiglio le reti a doghe perché il materasso potrebbe deformarsi prematuramente.
- Se ha l’anima in schiuma, può essere utilizzato su tutti i tipi di rete, ma le più consigliate sono quelle che favoriscono la ventilazione del materasso, come quelle a doghe. Può essere utilizzato anche con basi articolate, ma dipenderà dalla densità della schiuma poiché, se questa non è morbida, non riuscirà a piegarsi correttamente.
- Se ha un nucleo in lattice, il discorso è analogo a quello affrontato per i materassi in schiuma. Questi, infatti, sono adatti a tutti i tipi di rete, ma è meglio evitare di appoggiarli su basi solide come tatami o imbottiti, perché bloccano ancora di più la circolazione dell’aria all’interno del materasso (cosa fondamentale per prendersi cura di questo materiale). D’altra parte, data la loro grande flessibilità, sono adatti per letti articolati.
Durabilità
Date le caratteristiche del memory foam, questo è un materiale molto resistente e può essere mantenuto in buone condizioni fino a 15 anni senza problemi.
Tuttavia, la raccomandazione generale, qualunque sia il materiale del materasso, è di sostituirlo dopo un massimo di 10 anni di utilizzo. Anche il materasso potrebbe apparire in buono stato, la compattezza originaria si riduce e le condizioni igieniche ne risentono, quindi non è consigliabile continuare ad utilizzarlo.
Conclusioni
Il viscoelastico si distingue per la sua capacità di adattamento, per un grande comfort ed un riposo ristoratore. Inoltre, è un materiale altamente resistente. Per assicurarti di fare una buona scelta, devi verificare che abbia una densità di almeno 50 kg/m³ e che lo spessore dello strato di memory sia adeguato al tuo peso.
E se avverti troppo caldo, tieni presente che appositi trattamenti, materiali aggiunti e/o fodere aiutano a rinfrescare la superficie o migliorare la circolazione dell’aria nel materasso.