Nella giusta dose, il sonno aumenta le difese immunitarie e favorisce la memoria e la concentrazione. Sapevi che quando dormiamo passiamo attraverso da uno stato di dormi-veglia alla fase Rem? Queste sono solo alcune delle fasi del sonno: vediamo insieme ognuna di loro e che caratteristiche hanno.
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Le cinque fasi del sonno
Il sonno avviene in cinque stadi: addormentamento, sonno leggero (N1), sonno profondo (N2 e N3) e fase REM. Circa il 75% del sonno viene trascorso nelle fasi non-rapid eye movement o NREM, che vanno da N1 a N3. Tuttavia, la maggior parte del tempo gli individui si trovano nella fase N2. Infatti, in una notte si presentano circa 4 o 5 cicli del sonno, della durata di 90 o 110 minuti circa ciascuno, con il seguente ordine: N1, N2, N3, N2, REM.
Addormentamento
Il primo stadio è quello di addormentamento, anche noto come stadio W. In questo caso, si è in uno stato di dormi veglia. Infatti, all’inizio di questa fase l’individuo potrebbe avere ancora gli occhi aperti, però poi la sonnolenza lo spinge a chiudere gli occhi per addormentarsi e iniziare il ciclo di sonno.
N1 (Fase 1) – Sonno leggero
La fase N1 anche detta del sonno leggero rappresenta il 5% del ciclo del sonno e dura di solito da 1 a 5 minuti. In questo caso, il 50% delle onde alfa vengono sostituite con attività a frequenza mista a bassa ampiezza (LAMF). Il tono muscolare è presente nel muscolo scheletrico e la respirazione tende ad assumere un ritmo regolare.
N2 (Fase 2) – Sonno profondo
La fase N2 dura circa 25 minuti nel primo ciclo del sonno e si allunga nei cicli successivi: in tutto rappresenta circa il 45% del sonno totale. Nella fase N2 la frequenza cardiaca e la temperatura corporea diminuiscono. Inoltre, si verificano i fusi del sonno, delle brevi e potenti attivazioni dei neuroni, che inducono l’afflusso di calcio nelle cellule piramidali corticali.
Secondo alcuni studi, proprio in questa fase del sonno, avverrebbero il consolidamento della memoria, in particolare di quella procedurale e dichiarativa, e il bruxismo (digrignamento dei denti).
N3 (Fase 3) – Sonno non REM più profondo
La fase N3 è anche nota con il nome di “sonno a onde lente” (SWS). Si tratta dello stadio di sonno non REM più profondo, in cui le frequenze delle onde delta sono molto basse e con ampiezze elevate.
Si tratta della fase più difficile da cui svegliarsi, anche in presenza di rumori forti. Infatti, i test cognitivi svolti su individui risvegliati durante questa fase mostrano prestazioni moderatamente compromesse da 30 minuti a un’ora, dovute a una sorta di nebbia mentale.
Di norma questa fase forma il 25% del sonno totale. Tuttavia, con l’avanzamento dell’età, lo stadio N3 si accorcia a vantaggio dello stadio N2.
Durante lo stadio N3, il corpo ripara e ripristina i tessuti e rafforza il sistema immunitario, le ossa e i muscoli. Inoltre, questo è anche lo stadio in cui si presentano il sonnambulismo e la pipì a letto.
La fase REM
Durante la fase REM, l’elettroencefalogramma (EEG) è simile a quello di un individuo sveglio. I muscoli scheletrici non si muovono, tranne quelli degli occhi e quelli respiratori diaframmatici. Tuttavia, il respiro si presenta più irregolare.
Questa fase forma circa il 25% del sonno totale e, di norma, inizia 90 minuti dopo che ci si è addormentati. Nel primo ciclo di sonno questa fase dura circa 10 minuti, mentre nell’ultimo ciclo dura fino a un’ora.
La fase REM è associata a sogni, incubi e tumescenza del pene/clitoride. Il risveglio spontaneo al mattino avviene proprio durante questa fase.
Conclusioni
Ciò che può interessare tutti, oltre le diverse fasi del sonno più o meno comuni a tutti, è l’importanza degli elementi giusti che ci aiuteranno a riposare meglio.
Scegliere il materasso giusto non è certamente una scelta da sottovalutare. Online potrai trovare tantissimi negozi e guide che ti aiuteranno in questa fondamentale scelta.
Importante sarà conoscere le diverse tipologie di materasso, ne esistono diversi, tra memory foam, lattice, molle insacchettate, waterfoam ecc.